24 Mar PRINCIPIO DI FUNZIONAMENTO DELLA PISCINA A SFIORO
Il funzionamento della piscina a sfioro
Una piscina con impianto di circolazione a sfioro è composta da:
– una vasca per contenere l’acqua di balneazione;
– una canaletta di sfioro su tutto o su parte del perimetro della piscina coperta da una griglia;
– una vasca di compenso;
– un impianto di circolazione e filtrazione;
– un quadro elettrico di comando.
L’impianto di circolazione e filtrazione è a sua volta composto da:
– filtro a sabbia (o altri materiali filtranti quali ad esempio il vetro o le farine fossili);
– pompa di circolazione con prefiltro per trattenere le impurità grossolane non trattenute dai filtri di cui sotto;
– sistemi di aspirazione chiamate canalette di sfioro;
– bocchette di mandata chiamate immissori;
– una presa di aspirazione dal fondo della piscina;
– una presa di aspirazione dal fondo della vasca di compenso;
– una bocchetta aspirafango; –
tutte le tubazioni e la raccorderia necessaria per il collegamento all’impianto filtrante.
L’acqua contenuta all’interno di una piscina, se lasciata a se stessa, rimarrebbe stagnante e, nel giro di qualche giorno, a causa del depositarsi di impurità e per l’azione dei raggi solari, perderebbe le proprie caratteristiche di balneabilità con il proliferare di microorganismi animali (batteri, ecc.) e vegetali (alghe).
Al fine di evitare quanto sopra l’acqua deve essere ciclicamente filtrata (meccanicamente) e trattata chimicamente (disinfezione).
Il principio di funzionamento di una piscina a sfioro si basa quindi sulla tracimazione dell’acqua dalla piscina in canalette perimetrali, le quali la convogliano nella vasca di compenso.
Nella vasca di compenso, l’acqua viene aspirata (da una presa di fondo o da una aspirazione laterale) e per mezzo di una pompa di circolazione, inviata al filtro.
Una volta ripulita nel filtro, sempre tramite la pompa di circolazione, l’acqua viene reimmessa in piscina previo condizionamento chimico con vari sistemi e modalità.
Il quadro elettrico ha la funzione di regolare i cicli di filtrazione dell’impianto e definire la durata di funzionamento normalmente in base alla temperatura dell’acqua della piscina. Durante i mesi freddi la durata di funzionamento dell’impianto sarà infatti inferiore rispetto a quella nei mesi caldi.
La messa in funzione della piscina a sfioro prevede dapprima il riempimento della vasca principale, facendo tracimare l’acqua dalle canalette perimetrali fino al riempimento della vasca di compenso fino al livello del troppo pieno (normalmente 10 cm sotto il bordo della vasca di compenso se di tipo aperto); andate quindi nel locale tecnico, mettete la valvola a 6 vie in posizione “Filtrazione” e aprite le valvole montate sull’aspirazione della pompa e la valvola di sfiato aria montata sulla sommità del filtro. Lasciate uscire l’aria intrappolata e qualche goccia d’acqua dalla valvola di sfiato e poi chiudetela. Aprite le valvole delle bocchette di immissione montate sulla mandata del filtro ed avviate la pompa di circolazione dall’interruttore di comando installato nel locale tecnico.
Dopo qualche minuto, leggete la pressione di funzionamento sul manometro posto sulla sommità o a fianco al filtro. Il filtro andrà pulito quando il valore si leggerà sarà superato di circa 0,3 atm . Fatta questa operazione, chiudete la valvola della presa di fondo della vasca principale (PF). Prendete 15 g di cloro granulare al 56 % di cloro utile ogni mc di acqua della piscina, scioglietela in un secchio d’acqua e versatela sull’acqua della piscina. Lasciate l’impianto di filtrazione in funzione per 24 ore continue. Fate l’analisi del pH con l’apposito test semplificato (tenete finora spenta l’apparecchiatura di controllo e dosaggio del pH, se presente, scollegandola dall’alimentazione).
A seconda delle necessità correggete il pH dell’acqua della piscina con un prodotto:
– abbassatore di pH se questa è alcalina (pH > 7,6), denominato normalmente pH-, nella dose di 1,5 kg per abbassare il valore di 0,2 unità ogni 100 m3 di volume d’acqua della piscina;
– o con un prodotto innalzatore di pH, se questa è acida (pH < 7,2), denominato normalmente pH+, nella dose di 1,5 kg per alzare il valore di 0,2 unità per ogni 100 m3 di volume d’acqua della piscina).
Il valore ottimale del pH della piscina deve essere compreso tra 7,2 e 7,6. Sciogliete sempre il pH+ o il pH- in un secchio d’acqua e poi versate la soluzione in piscina. La dose giornaliera è normalmente sufficiente per abbassare o alzare il pH di 0,2 unità. Se necessario ripetere il trattamento in più giorni successivi ma non raddoppiate mai il dosaggio giornaliero e tenete conto che il processo non è lineare, cioè per valori di pH molto distanti dal valore ottimale i quantitativi di pH+ o di pH- necessari aumentano considerevolmente. Durante la stabilizzazione del pH l’impianto di filtrazione va tenuto in funzionamento continuo.
PULIZIA DEL SISTEMA DI FILTRAZIONE DELLA PISCINA
Il sistema di filtrazione effettua un’azione meccanica e consente quindi di trattenere i corpi solidi presenti nell’acqua della piscina e non ha effetto sui batteri e su altri microorganismi presenti.
La piscina è provvista di diversi filtri che vanno puliti periodicamente:
1 – canaletta di sfioro perimetrale;
2 – cestello prefiltro della pompa;
3 – filtro a sabbia.
1 – Pulizia della canaletta di sfioro perimetrale La funzione della canaletta di sfioro, oltre al raccoglimento delle acque tracimate, è quello di impedire che impurità grossolane come foglie e quant’altro, possano intasare il sistema di filtrazione. Per tali ragioni è periodicamente necessario rimuovere la griglia di copertura della canaletta, togliere la sporcizia ivi depositata e ripulire la canaletta con acqua in pressione o con gli appositi detergenti.
2 – Pulizia del cestello del prefiltro della pompa della piscina
Periodicamente, ma con minore frequenza, deve essere pulito anche il cestello del prefiltro della pompa specialmente dopo l’utilizzo della scopa aspirafango o di un pulitore automatico che funziona in aspirazione attraverso il sistema di aspirazione della piscina.
Il coperchio trasparente consente comunque di vedere quando il prefiltro è da pulire.
La procedura da seguire è la seguente:
– fermare la pompa di filtrazione della piscina;
– chiudere le valvole di aspirazione dalla vasca di compenso, le valvole di fondo, le valvole delle bocchette di mandata; – mettere la valvola a sei vie su chiuso (altrimenti si allaga il locale tecnico);
– svitare il coperchio trasparente del prefiltro pompa con l’apposita chiave metallica (la chiave va ruotata lentamente fino a permetterne il suo svitamento con le mani); in alcuni coperchi dei prefiltro bisogna svitare alcune viti prigioniere ed il coperchio trasparente si solleva direttamente;
– estrarre il cestello dal vano di contenimento;
– pulire il cestello dalle impurità trattenute ad esempio con getto d’acqua in pressione;
– reinserire il cestello riposizionandolo nel verso corretto nella sua sede;
– riposizionare il coperchio trasparente del prefiltro facendo bene attenzione a non pizzicare l’o-ring (che è bene sia preventivamente lubrificato con apposito prodotto) e procedere ad avvitarlo aiutandosi con la chiave metallica nella sua parte finale;
– aprire piano le valvole e verificare il corretto posizionamento del coperchio segnalato da eventuale fuoriuscita di acqua (qualora si verifichino fuoriuscite di acqua richiudere tutte le valvole, svitare il coperchio, pulire e riposizionare correttamente l’o-ring di tenuta e ripetere il procedimento di chiusura); – riposizionare le valvole nel locale tecnico secondo la loro corretta configurazione; – riattivare la pompa di circolazione;
– se fosse necessario eliminare dell’aria entrata nell’impianto, agire sulla valvola di sfiato posta sul filtro aprendola leggermente fino alla fuoriusciuta di qualche goccia di acqua;
– asciugare il locale tecnico dalle eventuali fuoriuscite di acqua.
Se il cestello del prefiltro della pompa o il filtro stesso sono molto sporchi, si ha una diminuzione della portata di immissione dell’acqua nella piscina ed il sistema di filtrazione perde efficienza pregiudicandone il corretto funzionamento; per tale motivo una periodica pulizia di tali componenti migliora l’efficacia del sistema di filtrazione e porta ad un notevole risparmio energetico.
3 – Pulizia del filtro a sabbia Il filtro a sabbia è il sistema più efficace ed affidabile per controllare l’acqua della piscina. La semplicità di utilizzo è una delle caratteristiche che ne permettono l’uso ad ogni persona che si avvicina anche per la prima volta al mondo della manutenzione della piscina. La valvola a 6 vie gestisce tutte le funzioni dell’impianto: filtrazione, controlavaggio, risciacquo, ricircolo, chiuso, scarico. Lo spostamento della maniglia selettrice della valvola a 6 vie si effettua premendola verso il basso e ruotandola fino alla posizione desiderata. ATTENZIONE: Tutte le operazioni di spostamento della maniglia selettrice devono sempre avvenire con motore spento.
PULIZIA DELLA VALVOLA DI NON RITORNO NEL LOCALE TECNICO DELLA PISCINA
La valvola di non ritorno va costantemente tenuta pulita per evitare che chiudendosi male l’acqua di vasca , a pompe ferme, fluendo dagli immissori di fondo attraverso il sistema di filtrazione riempia la vasca di compenso e vada perduta attraverso la tubazione di troppo pieno, svuotando la vasca principale.
Per la sua pulizia si consiglia di interpellare il tecnico della piscina, vista la delicatezza di tale componente.
TABELLA POSIZIONAMENTO VALVOLE NEL LOCALE TECNICO:
Legenda:
– BI ( 1÷3 ): bocchette immissione acqua in piscina;
– PFV ( 4 ): presa di fondo vasca di compenso (se presente);
– VC ( 5 ): aspirazione vasca di compenso;
– PF ( 6 ): presa di fondo piscina;
– PS ( 7 ): presa spazzola per kit pulizia manuale (aspirafango).
Le operazioni di movimentazione della valvola a 6 vie vanno effettuate sempre a pompa spenta.
Per un ottimale circolazione e pulizia di una piscina è consigliabile tenere le valvole di aspirazione dalla vasca di compenso (PFV e SK) totalmente aperte; la valvola di aspirazione dal fondo della piscina (PF) dovrà essere totalmente chiusa; operando in questo modo la tracimazione continua in vasca di compenso pulirà costantemente la superficie dell’acqua in piscina, evitando, per quanto possibile, che materiale come foglie od altro si depositino sul fondo della piscina rendendo necessario l’utilizzo del retino di fondo.
La vasca di compenso dovrà essere tenuta pulita da foglie o altro evitando che questi vadano a depositarsi e così ad ostruire le prese di aspirazioni sul fondo; pregiudicando la velocità di circolazione dell’impianto di filtrazione opportunamente dimensionato, progettato e realizzato per la Vostra piscina.